Secondo i criteri stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il piede diabetico viene definito come “una condizione d’infezione, ulcerazione e/o distruzione di tessuti profondi associate ad anomalie neurologiche e a vari gradi di vasculopatia periferica degli arti inferiori”. Il Gruppo di Studio Piede Diabetico della Società Italiana di Diabetologia e della Associazione Medici Diabetologi ha definito il piede diabetico come “piede con alterazioni anatomo-funzionali determinate dall’arteriopatia occlusiva periferica e/o dalla neuropatia diabetica”, volendo estendere in questo modo la definizione a tutti quei soggetti diabetici che in assenza di lesioni sono a rischio di ulcerazione.
In tutto il mondo il piede diabetico è la causa principale di amputazioni non traumatiche.
Nonostante la formazione di tipo universitaria, solo nel 2000 i primi podologi sono entrati nell’organico dei servizi di diabetologia. Il loro ingresso è stato preceduto dalla messa in evidenza dell’importanza del team multidisciplinare per il trattamento del piede diabetico, che essendo una patologia ad eziopatogenesi multifattoriale, solo un lavoro di equipe si accompagna a una successiva riduzione dei tassi delle amputazioni. L’equipe comprende il diabetologo, il podologo, specialista in piede diabetico, l’infermiere, il tecnico ortopedico e gli specialisti dedicati come il chirurgo vascolare, il radiologo interventista, l’ortopedico e l’infettivologo. In particolare il podologo è una figura cardine all’interno dell’equipe, infatti è stato dimostrato che il trattamento podologico, mensile, ha ridotto significativamente il rischio di ulcerazione e re-ulcerazione.
Numerosi studi clinici identificano il trattamento e il controllo podologico periodico come validi strumenti per prevenire ulcere ai piedi. Per questo motivo lo Studio di Podologia partecipa allo Screening per il rischio ulcerativo.
ApoRPiDia rappresenta un gruppo di studio su base nazionale per la valutazione del rischio ulcerativo nella popolazione diabetica afferente agli ambulatori podologici.
Il Dott. Michele Palazzesi e la Dott.ssa Chiara Pirani sono specialisti in piede diabetico.
Il podologo, specialista in piede diabetico, è una figura professionale che accompagna il paziente in tutte le fasi della sua malattia; nella fase pre-ulcerativa è il responsabile dello screening, del follow-up, dell’educazione e prevenzione. Il momento fondamentale dell’attività del podologo, specialista in piede diabetico, è l’esecuzione dello screening delle complicanze croniche agli arti inferiori, perché permette di individuare i pazienti a rischio ulcerativo e stratificarli per classi di rischio.
Inoltre il podologo, specialista in piede diabetico, ha un ruolo cardine nell’educazione del paziente ai fini di cambiare i criteri dell’autogestione del paziente e di migliorare l’adesione alle indicazioni sanitarie relative alla cura del piede; dove educare non significa solo istruire, ma anche addestrare e saper adeguatamente motivare i pazienti affetti da una patologia cronica. Oltre ad educare il paziente, il podologo si occupa anche dei familiari per insegnargli a ripetere la medicazione a casa. Un’altra fase fondamentale è il trattamento podologico in assenza di patologia ulcerativa. Infatti nel piede diabetico non vi è nulla di peggio di una banale lesione; lesioni all’apparenza minori possono far insorgere un’ulcera. Bisognerebbe trattare così le ipercheratosi, le patologie delle unghie e della cute.
Nella fase ulcerativa partecipa, insieme all’equipe multidiciplinare, alla terapia di tutte le fasi delle lesioni, e collabora alla scelta della medicazione ideale in base alla stadiazione della lesione. Infatti è molto importante che il podologo sappia tutte le diverse fasi del trattamento delle lesioni.
Nella fase post-ulcerativa si occupa della riabilitazione, sorveglianza e prevenzione delle recidive, attraverso la valutazione funzionale globale.
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