La frequenza delle lesioni nello sportivo è andata nettamente aumentando in questi ultimi anni per vari fattori come, la diffusione di massa della pratica sportiva e l’estensione della pratica sportiva ad età estreme, tanto nell’adolescente ancora in fase di accrescimento con il rischio di lesioni specifiche, quanto nell’atleta master che si avvicina alla pratica sportiva con la possibilità di scompensare preesistenti stati degenerativi articolari e tendinei.
Si è registrato anche un incremento proporzionale dell’incidenza delle patologie cosiddette “sportive”. Tali patologie hanno eziologia variabile in base all’effettiva frequenza di allenamento e attività fisica: negli atleti professionisti la causa principale è il sovraccarico dovuto alla scarsità di momenti di riposo; mentre per quanto riguarda la gran massa degli sportivi occasionali, le cause dei traumatismi, conseguenti alla pratica sportiva, sono più numerose: insufficiente preparazione di base per un periodo troppo lungo d’inattività, svolgimento di attività che richiedono un elevato grado iniziale di efficienza fisica, doti carenti di mobilità articolare, destrezza ed equilibrio.
Da alcuni anni l’equipe sanitaria sportiva è composta da un insieme multidisciplinare di figure come ortopedici, fisiatri, medici sportivi, fisioterapisti, osteopati e talvolta anche podologi dello sport. In questa maniera è stato visto come è più facile capire e risolvere le problematiche sportive, ma soprattutto cercare di prevenire le frequenti tendinopatie della caviglia e del piede.
In questa ottica il podologo assume un suo ruolo nella valutazione periodica degli atleti di ogni età e disciplina per informare, educare al corretto utilizzo di calzature e su un primo intervento in caso di eventi traumatici. Da queste valutazioni il podologo può avanzare la necessità di dotare l’atleta di ortesi plantari su misura, oppure di praticare alcuni esercizi per ripristinare un corretto assetto muscolo-tendineo. La parte educativa e informativa sull’educazione alla calzatura e sull’interazioni tra piede e attività sportiva può essere svolta su ogni singolo atleta durante le visite, sia in riunioni collettive atleti, bambini, genitori ad inizio anno nelle società sportive per gli adolescenti.
Il Podologo dello Sport può inoltre, effettuare incontri con istruttori e allenatori delle società sportive allo scopo di informarli creando un dialogo sulle più corrette metodologie d’allenamento di un primo eventuale loro trattamento nell’insorgere delle patologie. Questo per sensibilizzare sull’importanza della salute nei soggetti in età evolutiva e negli adulti che praticano attività sportiva.
Dopo aver eseguito una visita, il Podologo dello Sport può occuparsi del recupero riabilitativo dell’atleta, recupero della capacità di movimento e del controllo neuromuscolare, indispensabile non solo dopo un patologia sportiva, ma anche per una loro completa prevenzione.