Nel XIX secolo si è vista l’introduzione delle scarpe da corsa in cuoio.
La necessità di una maggiore velocità nei giochi moderni rese necessaria una riduzione

Nel 1832 Wait Webster brevettò un processo attraverso il quale le suole in gomma potevano essere unite alle scarpe. Il movimento con tali scarpe era silenzioso e favoriva i passi furtivi dei ladri, per questo motivo presero il nome di sneakers.
Dal 1860 fu commercializzata la prima scarpe sport-specifica, non per la corsa, ma per il cricket, che aveva una suola in gomma con una tomaia chiusa con lacci. Inoltre avevano tre chiodi sotto l’avampiede e un chido sotto al tallone.

Poco dopo la metà del XIX secolo, con il boom della bicicletta ci fu l’introduzione di scarpe appositamente per ciclisti. Tali scarpe avevano poco tacco, erano leggere e avevano almeno otto occhielli. La scarpa è stata ampiamente pubblicizzata nel 1890.
Con l’aumento della popolarità degli eventi sportivi, la Spalding iniziò a produrre e pubblicizzare scarpe in pelle nera con rinforzo sul tallone e suola in gomma, ma a causa della sua usura veloce furono ben presto necessari ulteriori miglioramenti.

Joseph William Foster creò la prima azienda di scarpe sportive in Boulton (United Kingdom) nel 1890. Suo nipote continuò la sua attività e rinominò l’azienda di famiglia Reebok. Tale nome deriva da un termine tedesco che indica un tipo di antilope o gazzella.

Nel 1917 la Converse ha introdotto delle scarpe da basket alte fino a sopra la caviglia, che furono chiamate Converse All Stars.





Le olimpiadi del 1968 in Messico furono le prime ad essere teletrasmesse, e i marchi di scarpe sportive cercarono di mostrare le insegne delle proprie scarpe per farle vedere in tutto il mondo; successivamente quasi tutti gli sportivi hanno associato il loro nome ad un marchio, come Steve Profontane, Jon Anderson e il tennista Ilie Nastase con Nike.