ALLUCE RIGIDO
Ogni giorno, ad ogni passo che si percorre, l’alluce subisce una enorme quantità di stress, una forza pari a circa due volte il peso del corpo. La maggior parte delle persone non si rende conto di quanto si utilizzi il nostro alluce.
L’alluce rigido provoca dolore e rigidità dell’alluce e con il tempo può diventare sempre più difficile movere il dito. Più precisamentee l’alluce rigido è una forma di artrite degenerativa (una degenerazione della cartilagine all’interno dell’articolazione).
Nella sua fase iniziale, il movimento del I dito è solo un po’ limitato e in questo caso, la condizione si chiama “alluce limitus”. Ma con l’avanzare del problema il movimento si riduce gradualmente fino a raggiungere potenzialmente la fase finale di rigidità conclamata in cui l’alluce diventa rigido.
I primi segni e sintomi includono:

- Dolore e rigidità dell’alluce durante alcune attività come stare in piedi, accovacciarsi, stare sulle punte, ecc...
- Il dolore e la rigidità si aggravato con il freddo, o con l’umidità
- Difficoltà in determinate attività sportive come correre ecc...
- Gonfiore e infiammazione in tutta l’articolazione
Con il progredire della malattia i sintomi possono aggravarsi e si può andare incontro a:
- Dolore anche durante il riposo
- Difficoltà nell’indossare alcuni tipi di scarpe come quelle con tacco alto
- Dolore all’anca, al ginocchio, alla caviglia o nella zona lombare della colonna vertebrale dovuti a cambiamenti nel modo di camminare
- Nei casi più gravi anche zoppia
Le cause più comuni per lo sviluppo dell’alluce rigido sono: il malfunzionamento (non corretta biomeccanica) del piede e le anomalie strutturali del piede. Per esempio, quelle persone con piede cavo o con un’eccessiva pronazione del piede. Importante è ricordare la componente di familiarità, grazie alla quale non si eredita la patologia in se, ma un tipo di piede soggetto allo sviluppo dell’alluce limitus o alluce rigido.
Alcuni lavori possono far aumentare lo stress sull’articolazione dell’alluce, come i lavoratori che spesso devono piegarsi, ma anche alcune malattie infiammatorie, come l’ artrite reumatoide o la gotta, possono predisporre allo sviluppo di tale alterazione.

Se la tua condizione è colta in tempo, è più probabile che risponda ad un trattamento meno aggressivo. Infatti, in molti casi, il trattamento precoce può impedire o ritardare la necessità di un intervento chirurgico in futuro. Ecco perché è importante fare una visita podologica appena si avvertono i primi sintomi.
Il podologo potrà darvi indicazioni sul tipo di calzature da indossare, potrà confezionare un’ortesi plantare su misura, ecc... effettuare il trattamento conservativo più idoneo insomma.